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QUI, C'ERA UNA VOLTA LA FAVOLA

mercoledì 21 settembre 2016

QUI, C'ERA UNA VOLTA LA FAVOLA


A che serve un blog signori? Ognuno scrive quel che sa e può, Io scrivevo per commuovere nel senso latino del termine; cercavo di farlo perchè ero a mia volta smosso nell’animo, scriverne mi liberava, mi libera. Questo era il blog per me. Questo è quel che resta di me, forse di noi, una commozione.

martedì 13 settembre 2016

Al di quà

Al di qua di questo blog c’è una stanza abbastanza grande che vive in un’apparente quieta penombra.
I mobili hanno tutto il sapore e il colore che solo un certo tempo può regalare loro, gli oggetti posati su di essi raccontano la mia vita:
 spesso sono un racconto anche per me che credo di conoscerli bene. 
Al di qua di questo grande paravento informatico i bites svaniscono, perdono dignità,resta solo la scrittura; il nero su bianco scorre per me immutabile e vivo, mi prende quando sto per cedere all’accidia di vivere senza un senso, mi ama anche se io ho detto in giro di non amarlo più.

Non riuscirò mai a trasmettervi il brivido dolce e fermo della mia prima lettura di Svevo, il sogno un po’perverso e liquido del primo Dannunzio, la pienezza ferma e riflessiva di alcune novelle pirandelliane…la mia Adriana Braggi che scopre l’eternità sulle soglie di una morte annunciata, il desiderio di vita che si accompagna alla fine del mio Pavese del 1967.
Nella penombra la luce si dispone in modo teatrale, regala un’apparenza diversa in base ad un gioco che, nuovo ogni volta, esalta o annulla quello che mi sembrava fondamentale un attimo prima.
La mia letteratura vive un’ipnosi eterna che io ho in parte regalato all’amore e alla passione:
 non torna mai indietro dai suoi viaggi senza portare con sè una nuova morte,
 un nuovo disagio e una nuova vita;
 fuori da queste stanze l’ordine e l’armonia con cui fisiologiche si dispongono le righe si trasformerebbero nel più bieco teatrino della poesia di tendenza e del mellifluo d’alta classe.
 Qui dentro sono un lampo accecante, un brivido e la consapevolezza crudele e fiera di esserci e aver vissuto; qui i miei amori sono confluiti nell’unico amore che mi farà compagnia quando la luce si spegnerà, le mie idee non avranno il tanfo dell’ideologia ma il sorriso sereno dell’aver capito.

mercoledì 24 agosto 2016

La Scrittura, e il nostro cartegio

So che sono cose intime, so che può sembrare impudico agli occhi dei più, ma oggi che tu parli di amicizia desidero aggiungere un sentimento nuovo ed immortale, la corrispondenza d'animo virtuale, essa è per sempre e non conosce il mai, è un fatto nuovo puramente di animus, simile ai carteggi o lettere di affinità intellettive che da Catullo in poi hanno riempito pagine e versato fiumi di inchiostro donando attraverso gli occhi piacere all'animo.
Abbandonate il gossip e assaporate la gradevolezza delle parole, e insieme ad esse lo struggimento di un blogger di fronte ad un nuovo elettrodomestico che gli ha permesso di scoprire capacità di seduzione negli anni sconosciute e calpestate da rapporti reali. I suoi scritti anche quando non hanno trama meritano di essere condivisi per la forma ed la sintassi che insieme ad una magica seduzione dell'insieme non possono essere lasciati nell'oblio.
Da Rasi data "inutile" tempo in cui voleva che il nostro carteggio fosse pubblico; 

. Non posterò la nostra corrispondenza per data, non avrebbe un senso, ma per emozioni e per stagioni.del cuore Il plenilunio e' inequivocabile stasera come l'oceano di cose Che dovrei dirti. Ho scritto per dipanare la matassa, il tutto apparira domani su Refrain. Per ogni rigo c'e ne sono altri cento segreti, vorrei che li leggessi tutti... se non tu chi altri? Dimmi Che hai compreso Gina, Che non sono solo.
Enzo

 Pubblicato da rasialsuolo a 00:20

martedì 23 agosto 2016

In Silenzio : Ultima Lettera d'amore

Lo scritto che segue era in Incantesimi, quando ancora Incantesimi non si chiamava né enchantement né così come adesso. Come si evince anche questo regalo non è stata la fatica e l'impegno di un anno, ma un regalo riciclato.
Allora abitavo a Giardini, la mia costante inquietitudine mi aveva spinto ad accettare la direzione di una piccola azienda, gli accordi furono: casa sul mare,automobile, e abbonamento al lido,ombrellone e sdraio in prima fila dalle 13 alle 17,e30.
Odiavo cellulari e pc, a quest'ultimo mi introdusse Angelica, una brasiliana che era venuta  ospite insieme a mio cugino nella casa di famiglia,( oggi sua moglie) il mio interesse era il lavoro, ed ero presa dal laboratorio e dalla sistemazione del punto vendita. 
Il computer era un mordi e fuggi, ma Angelica aveva impostato un blog mio che usavo per curiosare, cominciai a guardare i suoi amici, leggere i commenti,non mi svelavo. non commentavo, nessuno mi conosceva.
Aveva usato su splinder e su messanger suoi profili,
e nella chat mi chiamavo Alessandra, con la mail di hotmail ci sono ancora, il nome lo scelse lei, "adatto ad una Zarina come te", ma io mi divertivo moltissimo con Ienaridens, era il nome usato con affettuosa ironia da Ivano Staccioli, a cui regalavo un paio di mutande rosse prima che andasse in scena. Per lui una scaramanzia, per me dire che a lui avevo comprato pure le mutande.

Nel web sono passati 11 anni e ricordo ancora quella sera fu un colpo di fulmine, ero ingenua, non avevo mai incontrato né nella vita reale nè nel web gente con dei disagi così gravi. 
In Silenzio: Ultima lettera d'amore

   Scrivo come se tutti i miei fantasmi avessero vita vera, le maschere che porto mi illudo di averle costruite io: ho una password, una tastiera e il sipario si è già alzato. Scrivo "come se", vivo allo stesso modo. L'orgoglio mi pesa. Lo tengo a distanza ma lui si avvicina e, a volte, mi morde con sorprendente ferocia. La mitezza non è mai stata il mi
o forte, tengo duro, cerco di dimenticare, prego Dio tutti i giorni di farmi dimenticare, di darmi il dolce assenzio dell'oblio ma non vengo ascoltato. E' la mia pena costante. Sapere e aver saputo, leggere e aver letto e poi studiato..

Questa è una delle tante cose scritte, sembrano frasi semplici invece dentro c'è la maschera che induce a verità, da la possibilità di presentarti con un altra veste nel teatro in cui tutti noi siamo scesi, inconsapevoli di quanto sveliamo, e di quanto un occhio attento legge attraverso un monitor.
Prega, ne hai bisogno, ma l'oppio che confonde le menti ed addolcisce i contorni non fa dimenticare prende a prestito vecchie ferite e si illude che l'amore, quello traghettato da password, tastiera non sia pericoloso.
Soffri perchè come hai scritto altrove, la mente non ti basta, non conosci la sua forza l'immagine creata dall'ectoplasma dell'etere non ha nulla di organico.
Porti su di te il marchio a fuoco di un amore nato da una emozione che lo ha segnato forte e misterioso perchè fuggevole.
E con questa illusione sono arrivati i se del carattere, e se dell'età, e le fughe dai tanti blog per rincorrere altre maschere.

lunedì 22 agosto 2016

SEMPRE PER SEMPRE

Se stanotte non mi fossi messo alla tastiera non sarebbe cambiato nulla, il mistero di questa veglia gonfia di attese e ricordi si sarebbe spiegato in maniera diversa, non potrò mai sapere dove e come sarebbe giunto ad altri da me. Non contiamo niente, non conto niente, non significa niente quello che ci facciamo scorrere tra le dita dicendoci l’un l’altro che siamo e dobbiamo stare attenti ai nostri personali confini esistenziali; è tutto altrove e non so dirvi dove ma lo vedo, posato un po’ più in là sul mio orizzonte. Una beffa, l’ennesima o sempre la stessa? (e.r.)


Oggi, in un altrove a me conosciuto si parla di copyright, è profondamente vero, gli scritti, anche quelli a suo tempo copiati e modificati, hanno assunto l'impronta riconducibile a te, ma non è in discussione l'uso che hai fatto della tua e dell'altrui scrittura, è in discussione una ipocrisia di fondo , comportamentale, nella ricerca di un apparire diverso. Io e tu sappiamo che i commenti sono moderati,  e quelli che gridano verità vengono cassati o modificati. Porre l'accento sulla proprietà dei tuoi blog, escludendone quelli non in elenco, specificando che non sono creati da te ma da me è un grande complimento, poichè nessuno avrebbe potuto eguagliare la fredda bellezza di Forma, L'essenza, e men che meno sapersi avvicinare ad Incantesimi, oramai distrutto. Il filo sottile che unisce le foto, la vita e la musica è esclusiva tua.


Era mia intenzione postare un video che avrebbe dimostrato la perenne dislessia fra il tuo comportamento privato e gli insulti pubblici tuoi e di chi è a te vicino.Non lo faccio, uno perchè non mi provoca soddisfazione e non riesco ad avere quella cattiveria e livore che dovrebbe contenere la mia reazione, due perchè ieri hai postato in omologazione uno scritto che sembra avere un equilibrio, anche se non riconoscerai mai il male gratis e a tradimento che ho ricevuto da te.
E tre riascoltando i tuoi video ho trovato tanta bellezza e risentito i tuoi progetti per i nostri scritti, e l'ammissione che io non ho mai sbagliato nulla....etrc etc mi ha in parte consolata.

venerdì 19 agosto 2016

Inutile dire se non hai capito già

Quando mi fu regalato questo blog, con l'immagine che vedete in testata, io ero un uccellino in fin di vita, il vento, la pioggia, un uragano di erano abbattuti sul mio nido, mi ero aggrappata all'unica persona intorno a me che non parlava di legali, vigili, istituzioni, le sue melodie erano i luoghi, la musica, gli amori, i ricordi e analisi sociali e politiche che condividevo appieno.
 La foto mi sembrò, insieme alla musica, la migliore e la più adatta, e la tenerezza di quel bacio a quell'esserino piccolo non può essere fraintesa, è una immagine di protezione e di affetto mentale che mi sembrava nessun potesse distruggere e  raggiungerci nel nostro iperuranio, e nel tempo.
 Io non chiedevo nulla se non quello che mi donava... ma non sembrava fosse così...
 Il tempo poi fa la sua parte, e la musica unisce il mondo, un contatto e la disponibilità della playlist per il mio Sregabuagiarda.
Che stupida! mi racconto che non importa, che il tempo ha guarito le ferite, che le offese sono dimenticate e che gli uragani sono superati, che sono grande e superiore a quelli che mi hanno inferto ferite tanto più profonde quanto inaspettate ed irragionevoli.
Ho sopportato nei loro blog bugie e maldicenze e quando sono arrivata qui sono  impazzita: tutto cassato, musica post, commenti. Omericonessuno aveva lasciato solo la scritta e la tenera foto.Cambiai la password.
Col tempo, lo accontentati eliminando gli insulti e le bugie di Ryuren, e le prove scritte di maldicenza ad un mio commento di sincero augurio, el eliminai il video dove  traspariva affetto amore e stima, bellissimo e doloroso, e dove era palese la generosità e la sensibilità dell'autore.
Appena ieri leggo: Avendola (la pass) farei in quei luoghi la stessa cosa che sto facendo in Lyricae o in altri blog: li completerei pian piano senza diffonderne la notizia.Così per un vecchio sfizio a metà strada tra desiderio e disperazione. Buona giornata Enzo.
Passano poce ore, mi avvisa dell'elegante primo post ,QUI C'ERA LA FAVOLA come se fosse un nuovo inizio.lasciando la foto. di aver ripristinato lo sfondo, e di non riuscire ad inserire la musica che c'era prima.
In serata doccia fredda!
Lettera laconica sotto l'effetto di lavaggi di cervello:
"Comunque l'immagine del pettirosso morto e sfiorato dal bacio di una donna richiama alla mia mente ricordi dolorosi; io non la voglio vedere mai più. Non entrerò più su incantesimi finche quella foto non sparisce. ENZO"
Credo che non ci sia altro da commentare.
A questo aggiungo che per quanta capacità , bravura e buona volontà si possa avere questo posto ha già avuto la sua favola. ed ho risposto in privato con l'amore per il prossimo e l'eleganza che mi distingue in ogni mia frequentazione.
E francesco Guccini mi aiuta con Vedi Cara

Vedi cara, e difficile spiegare, è difficile capire, se non hai capito già

sabato 13 agosto 2016

Mutevoli Opinioni (Omologazione)

Foto trovata nella pancia di questo blog
https://youtu.be/tNdYLGAxcWA
Questo scritto doveva essere postato in Forma e Essenza, dove vi è la musica, ma reputo stia bene anche qui, Era conservato da tempo, ma propositi sulle opinioni (diverse a seconda degli interlocutori che si hanno) letti altrove, mi hanno ricordato presunte vittime e grande abilità insieme a bandiere al vento fra mulinelli colorati e girandole fisse e sempre uguali.
OmericoUomo aveva ragione il web è infrequentabile e lui continua il suo "divide et impera" sempre meno "prolifico".
Scrivevo:
Omologazione l’ho amata anche io, in maniera feroce ed incondizionata, al punto da far mia la rabbia di vederla sparire e riapparire, di vederne abbassato il livello nel frastagliamento o sporcarne una logica di vita, idee e linearità di pensiero, inserendo post a dedica, che per quanto rivolti a blogger meritevoli, inficiavano la bellezza di un idea, di una sicilianità di una storia o di luoghi solo tuoi e dei tuoi ricordi. Il mio senso di giustizia, e il mio grande rispetto, non è stato compreso o peggio lo si è traghettato verso sentimenti di invidia e gelosia che non conosco. 
Sono in procinto di uscire, ma volevo dirti che sono felice di un ritorno di omologazione che mi farà compagnia al rientro, a sera, momento che riservo a scelte di lettura ed ai classici. 
Ed intanto Omericouomo continua a scrivere:
L'ostacolo maggiore è il galateo da rete e le dinamiche con cui si è costretti a gestire la vita virtuale all'interno dei blog: un ostacolo insormontabile per un uomo col mio carattere. 


mercoledì 10 agosto 2016

San Lorenzo

Non ho resistito, sono andata a frugare nel cestino ed ho trovato tanta bellezza.
Ero infuriata, ferita, colpita alle spalle senza un perché, bersaglio di un gioco perverso di chi vive disagi atavici, ed avvilita avevo cassato tutto.
Oggi con un click dopo l'altro ho ripristinato.
Questo, non diventerà mai più il posto che era, manca l'atmosfera, i colori, la musica le foto i magnifici commenti, belli ed importanti, oggi rileggendoli stupisce la bravura di chi sa vendere emozioni e sentimenti senza possederli. Molte cose mi sembrano sciocche, altre non sue, ma leggo e rileggo sorridendo,e mi sento tanto alta (non lunga).
Dal post precedente manca una intera frase, che parlava dei suoi disagi e della doppia personalità, dimostrazione che il signor Enzo Rasi ha ancora le chiavi di questo blog e dell'altro a suo tempo regalatomi.
Adesso a caso, prendo dall'immenso patrimonio lasciatomi, scritti e brani di mail... e vediamo che ne esce fuori.

 Rasi spigolature S. Lorenzo by Sinedie

"Stasera torno a casa, ai luoghi in cui muovermi è automatico e il trascorrere è rimasto un fruscio. Stanotte sulla spiaggia che mi vide bambino attenderò che altri sogni scendano quaggiù a riempirmi il cuore. Le stelle scivoleranno giù lasciando nel cielo le scie del loro splendore mescolato alla magia che i desideri portano sempre con se. Vorrei fosse diversamente ma sarò solo: porto le stimmate di una condizione esclusiva non più rimediabile ormai. Ho già pronta la scatola con la mia lucciola personale, l'aprirò per far da richiamo alle sue sorelle del cielo, che non si scordino di me quaggiù; le attendo da un'estate all'altra, da una stagione all'altra, fingendo sempre che una carezza possa mitigare la disillusione di una vita. Sorriderò questa notte quando arriverà la liberazione della tua voce e sarà di nuovo agosto con le cicale ad esaurire la notte e l'andirivieni delle onde a immortalare il tempo." (Enzo)

L’altra dimensione by Nuvola
La penombra della stanza ci vede ancora uniti...lo abbiamo scritto molte volte, e lo sappiamo da sempre. Anche dall'altra vita. Siamo immobili ed immortali ancora adesso, la lampada a stelo, le due poltrone di velluto verde, tu con la tua storia io con il mio Catullo, imprudenti ed incostanti anche con la nostra musica, con i nostri vinili ed il mare lì di tutti.... un mare che vedo attraverso la tua maschera, mentre in apnea sono solo io stupita della trasparenza dei tuoi fondali infiniti.
( Miriam e Enzo)
Il testimone che mi hai passato è oro pesante e non mi fa correre...mi hai detto non c'è fretta..noi siamo immortali e poi:

Da Enzo. Impossibile scriverti compiutamente, in ogni nostra lettera, c'è un mondo che urge e preme e non ha il tempo di uscire completamente allo scoperto. Per te io non posso essere altro che quello che leggi: si tratta già di una posizione di assoluta sorpresa ed esclusività. Devo esserti grato perchè mai nessuno ha affrontato la mia sintassi da persona libera, senza pregiudizi ideologici e sessuali. Mi hanno immiserito maledette!!!!!!!!!!!!! Non è importato a nessuno leggere e capire il "mio" ma solo depauperarmi per ottenere un "loro" migliore. Crepo da solo donna così come scrivo. Vivo intellettualmente altrove. Non devo spiegarti dove, non saprei farlo, spero tu lo capisca almeno in parte. Alcune foto, certi passaggi fra le cose che scrivo...e tu hai tutto. Se vuoi puoi "trasmettermi", tu sì con un aurea di serenità che a me è da sempre sconosciuta E scrivo libero. La scrittura è mia. Le emozioni che veicola sono mie, i commenti non servono ma tu fa come vuoi in fondo sei tra i pochi che fanno bene. Ho limitato i miei commenti altrove, finirò per non rispondere nemmeno a quei pochi che entrano da me. ODIO la blogosfera e non amo nemmeno me stesso. Perdo tempo e non è di questo che voglio scrivere, ho un altro tempo e un altro amore che mi aspetta al termine di questa esistenza, un altro sorriso cui potrò rispondere senza pensare né al prima né al dopo.
SCRIVILO! (Enzo)

Così, presente ed immortale io l'ho scritto, un giorno forse in un altra vita tu dicesti che era da tempo che non sentivi usare il "ti voglio bene" col suo vero significato, e la blogsfera che dici di odiare ti ama e ti rispetta e il mare di questa casa virtuale sull'acqua vuole il tuo bene, perché l'amore non conosce possesso se non il desiderio di essere posseduti. Nuvola | 10 agosto 2014 alle 2:50 |

Dovrei cercare nella pancia di questo blog, anzi in Omologazione, la foto relativa al post, ma ma è un mare magnum e preferisco andare a dormire.
Gina